Di un impianto elettrico vanno considerati diversi aspetti. L’interruttore differenziale può salvare la vita.

L’impianto elettrico è quell’apparato che consente all’energia elettrica di servire ogni punto dell’edificio, quindi permette di far funzionare tutto ciò che richiede elettricità. Osservando l’impianto si vedrà che esso si compone di tre cavi ben isolati: il primo raccoglie fili che trasportano energia con carica positiva, il secondo raccoglie fili che trasportano fili con carica negativa, ed il terzo cavo, comunemente noto come “filo di terra”, che, in condizioni normali, non trasporta energia. Può comunque accadere che uno dei cavi isolanti contenenti fili trasportatori di energia si sfaldi provocandone una pericolosa dispersione. E’ in questo caso che il “filo di terra” assorbe l’energia non più incanalata e, per mezzo di un dispersore, la scarica al suolo. E’ chiaro, allora, che l’impianto di messa a terra è una parte fondamentale dell’impianto elettrico, nello specifico è quella parte che protegge l’uomo nel caso in cui un cavo elettrico, sia esso parte dell’impianto o sia di un elettrodomestico, risulti danneggiato.

Si potrebbe erroneamente pensare che l’interruttore differenziale, impropriamente noto come salvavita, sia un valido sostituto dell’impianto di messa a terra in quanto, nell’eventualità di una dispersione elettrica, “scatta” interrompendo il flusso di energia. In realtà questo non è esatto: se è vero che l’energia non più incanalata nei cavi isolanti, raggiungendo la carcassa degli elettrodomestici, fa azionare il salvavita, è pure vero che questa operazione è innescata dalla dispersione dell’energia nel terreno ad opera della messa a terra. Qualora l’impianto di messa a terra non fosse perfettamente funzionante, infatti, l’interruttore differenziale potrebbe non agire e, nel caso in cui l’uomo venga a contatto con un elettrodomestico le cui parti metalliche sono attraversate dall’energia, verrebbe fulminato. Anche nel caso in cui il salvavita si attivasse senza l’ausilio della messa a terra, il rischio per l’uomo sarebbe considerevole in quanto l’interruttore differenziale comincerebbe a funzionare solo al momento del contatto con l’elettrodomestico, quando il corpo umano, attraversato dall’energia, farà da dispersore conducendola al suolo.

E’ chiaro, allora, che un buon impianto di messa a terra favorisce l’intervento dell’interruttore differenziale preservando l’uomo dalle cariche elettriche. E’ importante che ogni parte dell’edificio, inclusi l’impianto dell’acqua e del gas, siano collegati ad un impianto di messa a terra che soddisfi le indicazioni riportate dalla normativa.

Particolare attenzione va, poi, riservata all’impianto di messa a terra condominiale, indispensabile perché ogni condominio presenta parti metalliche comuni (ne è un esempio l’impianto di riscaldamento centralizzato). L’impianto condominiale, comunque, in nessun caso sostituisce gli impianti delle singole abitazioni, al contrario è necessario che questi ultimi siano tutti collegati al primo pur disponendo di efficienti interruttori differenziali. Infatti, essendo tutti gli impianti elettrici collegati alla messa a terra comune, la dispersione elettrica avvenuta in un appartamento sprovvisto di regolare messa a terra potrebbe causare, prima che il salvavita ne interrompa il flusso, scosse o fulminazioni di un soggetto che entra in contatto con la carcassa di un elettrodomestico attraversato dall’energia dispersa in un appartamento dello stesso edificio sebbene munito di regolare impianto.

Assicurarsi che l’impianto di messa a terra funzioni correttamente è indispensabile perché l’interruttore differenziale salvi la vita