Un documento di certificazione dello stato dell’immobile fondamentale per garantire alla sicurezza
In Italia un’abitazione su sei è a rischio e il crollo della palazzina di Torre Annunziata è l’ultimo campanello di allarme relativo allo stato manutentivo e di sicurezza degli edifici nel nostro Paese. Cresciuto in modo estremamente rapido nel dopoguerra, con piani regolatori spesso avventati, costruito con materiali scadenti e senza alcun obbligo di prescrizioni antisismiche fino al 1975, il patrimonio edilizio italiano versa in una condizione di forte fatiscenza.
«Da vent’anni si cerca di introdurre nel nostro ordinamento il cosiddetto libretto del fabbricato, un documento che certifichi lo stato reale delle nostre case», spiega Pier Giorgio Savioli del Gruppo Eurocert che, tramite la sua controllata Gestirsi Service, è in grado di fornire agli amministratori di condominio l’ottenimento del Certificato di Stabilità (o Idoneità Statica) dell’edificio, primo e fondamentale passo per la creazione del fascicolo del fabbricato, da anni al centro del dibattito parlamentare.
«Un progetto che è stato puntualmente disatteso, con le motivazioni più disparate, quasi sempre riconducibili ai costi. Anche se, come ha affermato anche il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, spesso si è trattato di un problema culturale». Qualche caso illuminato c’è: il Comune di Milano, ad esempio, ha già introdotto nel suo piano regolatore Linee Guida per l’obbligatorietà della Certificazione di Idoneità Statica (CIS), da allegare al fascicolo del fabbricato e all’atto di vendita dell’immobile, per gli immobili aventi più di 50 anni, pena la perdita dell’agibilità dello stesso.
A livello nazionale qualche passo avanti sembra finalmente in procinto di essere compiuto. «Di recente, con un disegno di legge presentato al Senato, è stato finalmente chiesto alle Regioni, di adottare entro il 31 dicembre 2017 misure finalizzate a rendere obbligatoria l’istituzione del fascicolo del fabbricato e stabilire l’aggiornamento del fascicolo con una cadenza non superiore a tre anni. Il piano dovrebbe prendere corpo nella legge di stabilità che entrerà in vigore all’inizio del 2018.
Con riflessi non trascurabili, ha assicurato il Ministro Delrio, anche sull’indotto economico collegato a questa operazione, dai professionisti alle aziende specializzate», commenta Savioli. L’idea del Ministro è quella di inserire nei contratti d’affitto e di compravendita la clausola della certificazione statica obbligatoria, al pari della certificazione energetica, come avviene già in altre nazioni europee. «Il rilascio del fascicolo del fabbricato costituisce titolo di agibilità sismica e determina l’automatico aggiornamento catastale», spiega l’esperto di Eurocert, che aggiunge «Uno dei punti fondamentali attiene alla segnalazione al proprietario e alle amministrazioni di eventuali elementi di criticità statica, sismica o geologica, nonché delle carenze documentali essenziali alla valutazione della sicurezza dell’edificio».
Sempre Savioli ricorda che il gruppo Eurocert già fornisce a migliaia di clienti il servizio RAS Registro Anagrafe condominiale, obbligatorio per legge, laddove trova la sua naturale collocazione anche l’ indicazione delle necessità di ogni edificio delle criticità e/o necessità delle certificazioni CIS di cui sopra.
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